Scrivere è un’attività simbolica, spaziale, temporale che si inserisce in un’ambiente (il foglio) e lascia un’impronta (la grafia) che ha un ritmo, un’energia, una forma che riconducono in maniera inconfondibile al suo autore e ci parlano di lui. Spesso le scritture non presentano un ritmo fluido o un’energia ben canalizzata; sempre più spesso nei ragazzi in età scolare, la produzione grafica risulta non leggibile e gli scriventi lamentano dolori al polso e/o alla mano con i disagi che ciò comporta.
L’educatore del gesto grafico può in questi casi aiutare i ragazzi promuovendo la conquista di un movimento grafico fluido, sciolto e di una scrittura funzionale e chiara. Solitamente il lavoro inizia con la visione dei quaderni scolastici e l’incontro con i genitori. Poi c’è l’incontro con il ragazzo durante il quale si osservano l’impugnatura, la postura, le caratteristiche del gesto grafico. Il terzo step consiste nella restituzione dell’osservazione ai genitori e nella programmazione delle attività da proporre al ragazzo. Gli incontri si svolgono con la frequenza di una volta a settimana per un’ora circa.
I risultati dipendono molto dalla motivazione personale e dalla costanza con cui vengono effettuati gli esercizi proposti e dal momento in cui la scrittura comincia a registrare dei significativi miglioramenti, nel ragazzo che segue il percorso si percepisce la soddisfazione per i risultati ottenuti ed un senso di maggiore benessere non solo a livello corporeo e funzionale ma anche emotivo.